Come altri partiti populisti di estrema destra in Europa, Chega ha fatto leva sulle preoccupazioni per la criminalità e l'aumento dell'immigrazione. Con uno dei regimi di immigrazione più aperti d'Europa, il Portogallo ha visto raddoppiare la popolazione di origine straniera in cinque anni e l'anno scorso ha raggiunto un milione di persone, un decimo della popolazione del Paese. Chega, che significa "Basta", chiede controlli più severi sull'immigrazione, misure più severe per combattere la corruzione e la castrazione chimica per alcuni criminali sessuali.Dopo aver votato a Lisbona, il leader del Chega Andre Ventura - un ex prete apprendista diventato poi commentatore televisivo di calcio - ha esortato a un'alta affluenza alle urne, affermando che le elezioni erano importanti perchè il Portogallo stava "attraversando profondi cambiamenti demografici e sociali". A soli cinque anni dal 2019, Chega ha ottenuto il suo primo seggio in parlamento, diventando il primo partito di estrema destra a ottenere una rappresentanza nell'assemblea da quando un colpo di stato militare nel 1974 ha rovesciato una dittatura di destra durata decenni.
Le elezioni sono state indette dopo che il primo ministro socialista Antonio Costa, 62 anni, si è inaspettatamente dimesso a novembre in seguito a un'indagine per traffico di influenze che ha comportato la perquisizione della sua residenza ufficiale e l'arresto del suo capo di gabinetto. Pur non essendo accusato di alcun reato, Costa ha deciso di non ricandidarsi.
Sotto la sua guida la disoccupazione è diminuita, l'economia è cresciuta del 2,3% l'anno scorso - uno dei tassi più veloci dell'eurozona - e le finanze pubbliche sono migliorate.
Ma i sondaggi indicano che molti elettori ritengono che il governo di Costa abbia sprecato la maggioranza assoluta conquistata nel 2022, non riuscendo a migliorare i servizi pubblici o ad affrontare una crisi abitativa che ha scatenato grandi proteste di piazza in quello che rimane uno dei Paesi più poveri dell'Europa occidentale.
Il nuovo leader dei socialisti, l'ex ministro delle infrastrutture Pedro Nuno Santos, 46 anni, ha difeso i risultati del governo, pur riconoscendo che avrebbe potuto fare meglio in alcuni settori. Ha sostenuto che il partito socialista è un "porto sicuro" e ha avvertito che la destra dovrà tagliare le pensioni e altre spese sociali per finanziare i tagli fiscali promessi.
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