AGI - La nave della Ong spagnola Open Arms, carica di 200 tonnellate di aiuti umanitari per la Striscia di Gaza, è salpata questa mattina dal porto cipriota di Larnaca, con l'obiettivo di aprire un corridoio marittimo per alleviare la situazione crisi umanitaria nell'enclave palestinese. Dopo diversi ritardi da domenica a causa di vari problemi legati 'tecnici' allo scarico e alla distribuzione degli aiuti a destinazione, l'imbarcazione è salpata poco prima delle 8, ora italiana. La nave di Open Arms trasporta circa 200 tonnellate di cibo (riso, farina, prodotti in scatola, ecc.) che dovranno essere distribuiti a Gaza dall'organizzazione dello chef ispano-americano José Andreés, World Central Kitchen (WCK). "Gli aiuti forniti dalla WCK sono partiti per Gaza con la nave Open Arms", ha confermato la WCK in un messaggio pubblicato su X, affermando che "si sta lavorando per inviare quante più barche possibile".La World Central Kitchen dispone già di squadre a Gaza dall'inizio della guerra ed è stata responsabile della costruzione di un molo per poter scaricare il carico una volta arrivata la barca. L'ubicazione di questo molo non è stata specificata per motivi di sicurezza. Cipro è il paese dell'Unione Europea (UE) più vicino alla Striscia di Gaza, situata a circa 370 chilometri di distanza. Sabato anche una nave militare americana ha lasciato gli Stati Uniti con le attrezzature necessarie per costruire un molo per scaricare le spedizioni di aiuti, cosa che potrebbe richiedere fino a 60 giorni. Di fronte all'insufficienza degli aiuti che arrivano via terra nel territorio devastato da oltre cinque mesi di guerra tra Israele e il movimento islamico palestinese Hamas, gli aiuti vengono lanciati via aerea e potranno ora essere trasportati anche via mare grazie a l'apertura di questo corridoio. Ma l'invio di aiuti via mare e i lanci aerei da parte di diversi paesi, divenuti quotidiani negli ultimi giorni, non possono sostituire la via terrestre, ha insistito l'Onu.

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