AGI - Via libera del Cdm al Dl che prevede il nuovo concordato preventivo biennale, con scadenza al 12 dicembre, il testo diventerà presumibilmente un emendamento al Dl Fiscale, che viaggia in parallelo alla manovra. Con le risorse raccolte il governo punta ad abbassare, presumibilmente dal 35 al 33%, l'aliquota del secondo scaglione Irpef. Finora la prima tranche della misura ha incassato 1,3 miliardi, per ampliare lo scaglione stime parlano della necessità di arrivare a 2,5 miliardi.Il vice premier Antonio Tajani rivendica: "Come richiesto da Forza Italia il governo ha deciso di riaprire i termini per il concordato preventivo. Utilizzeremo le ulteriori risorse che entreranno per sostenere il ceto medio, abbassare l'Irpef e far pagare meno tasse alle famiglie italiane". Per Antonio Misiani del Pd invece "il governo ha inventato il Black Friday fiscale" mentre secondo Marco Grimaldi di Avs "il Governo Meloni continua a dare certezze agli evasori, con loro mantiene sempre la parola".C’è attesa intanto per le dichiarazioni di ammissibilità degli emendamenti alla legge di bilancio, i testi segnalati sono attesi per lunedì prossimo. Fonti parlamentari spiegano che era atteso un numero inferiore di emendamenti da parte della maggioranza, 1.200 su 4.500, e che la scrematura potrebbe essere ampia. L'obiettivo sarebbe quello di portare il testo in Aula alla Camera dal 16 dicembre, con il Dl Fiscale già approvato.