La Sardegna è l'esempio concreto di questa visione di futuro dell'energia. Un futuro che poggia su reti del gas all'avanguardia, in grado di accogliere gas rinnovabili e di essere complementari alle reti elettriche per il net zero al 2050". La produzione iniziale è di circa 21 tonnellate all'anno di idrogeno, destinata a salire a 70 tonnellate/anno entro il 2028. Il progetto ha comportato un investimento di circa 15 milioni di euro di cui 1,5 dal Pnrr per la realizzazione della stazione di rifornimento di idrogeno per autotrazione.
Hyround copre l'intera catena del valore: dalla produzione, allo stoccaggio, alla distribuzione con l'obiettivo di dimostrare come con il contributo del sistema gas - grazie alla capillarità delle reti e alla loro capacità di stoccaggio pressoché illimitata - il traguardo della decarbonizzazione di settori-chiave come trasporti, industria e usi residenziali sia raggiungibile nel medio periodo.
La scelta della Sardegna non è casuale: nell'isola il Gruppo Italgas ha realizzato le reti di distribuzione del gas pià all'avanguardia del Paese: reti 'native digitali' che, oltre a colmare nel 2020 il gap della mancanza di gas naturale attraverso un sistema di approvvigionamento tailor-made, sono già pronte ad accogliere gas diversi, compresi quelli rinnovabili come biometano, idrogeno e metano sintetico.In tal senso, la strategicità dell'idrogeno è duplice, non solo come vettore ma anche modalità di stoccaggio dell'energia.
Hyround dimostra infatti che una delle strade più efficaci per conservare l'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili non è quella degli accumulatori - per costruire i quali il Paese non possiede le necessarie materie prime - ma la sua trasformazione in un vettore pulito come l'idrogeno.
Questo gas, anche in miscela con altri, può essere agevolmente immesso nelle reti esistenti, veicolato rapidamente da un punto all'altro del sistema distributivo e conservato o trasformato secondo le esigenze di utilizzo. Bisogna decarbonizzare non solo con gli elettroni ma anche con le molecole - ha concluso Gallo -. Pensare di decarbonizzare solo gli elettroni non basta. Bisogna decarbonizzare l'uno e gli altri, perché le molecole hanno un grosso vantaggio rispetto ad avere gli elettroni. Stoccano l'energia".
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