AGI - Italiani sempre più "Bot people": è stata infatti raddoppiata la quota di debito pubblico in mano alle famiglie e imprese dal 7,9% del 2021 al 14,4% con 442 miliardi di euro. E' l'effetto combinato dei rendimenti elevati, del successo dei Btp dedicati al retail e di una crescente preferenza per strumenti considerati sicuri. Lo rivela una ricerca della Fabi.Il Btp valore, in particolare, è stato collocato, nelle varie emissioni dal 2023, per un ammontare pari a 93 miliardi. A crescere con forza è anche la presenza degli investitori esteri, che salgono a 1.039,9 miliardi, il 33,8% del totale (record negli ultimi sei anni), in rialzo rispetto al 26,8% del 2022 e ai massimi dell'ultimo decennio. La Fabi spiega che "la domanda internazionale torna quindi a essere uno dei pilastri principali del mercato del debito sovrano italiano. In controtendenza, la Banca d'Italia, che opera per l'Eurosistema, riduce l'esposizione dai 721 miliardi del 2022 ai 592,1 miliardi del 2025, con la quota che scende dal 26,1% al 19,2%, per effetto della fine degli acquisti netti Bce".Leggermente in calo anche fondi e assicurazioni, oggi al 12,5% (386,3 miliardi), contro il 15,8% del 2019. Nel complesso, il debito pubblico italiano cresce da 2.415,6 miliardi del 2019 a 3.080,9 miliardi nel 2025.