AGI - I mercati viaggiano contrastati e con cautela, meno Hong Kong che è in rally, in attesa dei dati di oggi sull'inflazione Usa a febbraio, che potrebbero accelerare, o ritardare, l'inizio dei tagli dei tassi globali. La previsione è che l'inflazione generale statunitense resterà invariata al 3,1%, mentre i prezzi al consumo 'core', al netto di energia e beni alimentari, dovrebbero rallentare, dal 3,9% al 3,7%. Giovedì l'attenzione degli investitori si sposterà sui prezzi alla produzione Usa, che dovrebbero seguire più o meno lo stesso andamento. Questi due rapporti sono le più importanti cartine di tornasole che usciranno prima che i leader della Federal Reserve si riuniscano per la loro riunione del 20 marzo. Se queste stime dovessero essere confermate, avvantaggerebbero le 'colombe' della Fed, tra le quali c'è anche Jerome Powell, che puntano a 3-4 tagli quest'anno a partire da giugno, mentre se la 'core' dovesse scendere meno del previsto, o restare ferma, preverrebbero i 'falchi' e i tagli si allontanerebbero, il che potrebbe innescare una correzione al ribasso dei mercati, che stavolta potrebbe non essere così breve come è stato finora.Intanto oggi in Asia I listini sono misti, con Tokyo che arretra per la seconda sessione di seguito e va giù di oltre mezzo punto percentuale per le crescenti aspettative che la Banca del Giappone possa uscire anticipatamente dalla sua politica monetaria ultra accomodante. In compenso Hong Kong sale per il terzo giorno consecutivo, e corre a +2,5%, sulla scia del balzo in avanti di oltre il 10% di Xiaomi, la quale ha annunciato che inizierà a consegnare i suoi primi modelli di veicoli elettrici a partire dal 28 marzo. Anche Seul avanza, mentre Shanghai arretra, per i persistenti dubbi sulla ripresa economica del Paese. Pechino ha fissato un obiettivo di crescita per il 2024, ampiamente deludente, e ha offerto finora troppo poche misure di stimolo.A Wall Street, in vista dei dati sull'inflazione, i future avanzano, dopo una chiusura mista e mediocre a New York, dove ieri il Dow Jones ha chiuso in rialzo dello 0,13%, l'S&P 500 è arretrato dello 0,1% e il Nasdaq ha perso lo 0,41%. A pesare in negativo sono state le azioni di Boeing, diminuite dello 4,68%, dopo che il Wall Street Journal ha riferito che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha aperto un'indagine penale su una pericolosa rottura della fusoliera su uno dei jet 737 Max dell'Alaska Airlines. Giù anche i titoli dei chip, con Nvidia a -2%, Advanced Micro Devices a -4,7% e Broadcom a -3,03%. "I mercati sono probabilmente ancora troppo ottimisti circa la capacità della Fed di tagliare i tassi in modo significativo nel 2024," ha commentato Lara Rhame, chief economist di FS Investments.