Giorgio Calveri, Commissario per il Commercio Estero a Singapore e Filippine, ha affermato: "Si prevede che il mercato fintech globale esploda nel 2025, con i pagamenti transfrontalieri che dovrebbe aumentare da 1,31 trilioni di dollari nel 2023 a 3,80 trilioni di dollari entro il 2030. Siamo ad un momento cruciale in cui è importante per Singapore e Italia condividere le loro prospettive e innovare per soddisfare questa crescita".
Claudia Segre, vice presidente di Assofintech (l’associazione no profit che rappresenta tutti i player del Fintech e Insurtech italiani) volata nella città -stato per l’occasione, ha ricordato il Memorandum of understanding siglato nel 2023 con Singapore Fintech Association per il supporto delle sinergie tra i due Paesi. “Almeno il 30% delle aziende fintech italiane sono partecipate da investitori esteri, soprattutto europei, a dimostrazione dell’ appetibilità del mercato italiano, anche grazie al Pnrr. Questo è un anno di rilancio dopo una contrazione di investimenti dal venture capital. Nel 2025 una delegazione di fintech di Singapore sarà in Italia e Milano, hub italiano per eccellenza, vuole essere la porta d’Europa.”
Segre ha ricordato i passi in avanti compiuti dal sistema normativo italiano, come il decreto del 2023, l’attenzione del governo durante la Presidenza del G7, il dialogo con Università , centri di ricerca e istituzioni per favorire l’aggregazione e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale ma ha sottolineato il persistere di una certa diffidenza culturale, “soprattutto verso le criptovalute, rispetto ad un luogo come Singapore in cui il 30% degli scambi avvengono in bitcoin, dimostrando che è possibile coesistere con le cripto in modo sicuro e monitorato. Oggi però bisogna ricordare sempre più che il futuro delle fintech è cruciale per il welfare, la sostenibilità e la responsabilità sociale delle imprese, contribuendo a inclusione e benessere sociale, con settori emergenti come longevitech e femtech.”
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