AGI – Alberta Ferretti è stata insignita della laurea magistrale honoris causa in Comunicazione Digitale e Marketing. Il conferimento è avvenuto durante la cerimonia di inaugurazione dell’Anno Accademico 2025 – 2026 dell’Universitas Mercatorum, che si è tenuta questa mattina all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma.La stilista, “emozionatissima”, ha voluto dare un messaggio forte ai giovani e agli studenti: “Abbiate il coraggio di sognare, di osare, non abbiate paura del fallimento. Ci potete riuscire, dipende molto da voi. Ma creatività oggi è una necessità”. "Mi sono sempre detta che siamo artefici del nostro successo o del nostro insuccesso. Ho cominciato da zero, fuori Milano, in Romagna, però avevo questa passione e volevo riuscirci. Non è stato tutto facile, ma è proprio in quel momento che devi correggerti e andare avanti".Nel 1994 viene inaugurato il primo showroom milanese del brand a Palazzo Donizetti e due anni dopo Aeffe apre anche lo showroom a New York, all’interno di una palazzina Liberty sulla 56° strada. La rapida espansione internazionale, coordinata dai quattro showroom di Milano, Parigi, Londra e New York, porta all’apertura di numerose boutique monomarca nelle capitali più importanti dello shopping della moda e del lusso.Nel settembre del 2024, Alberta Ferretti, dopo una quarantennale carriera di successi, lascia la Direzione Creativa del brand che porta il suo nome per dedicarsi alle attività aziendali del gruppo Aeffe nel ruolo di Vice Presidente.
Lorenzo Serafini, che si è unito al Gruppo Aeffe nel 2014 come Direttore Creativo del brand Philosophy di Lorenzo Serafini, succede in questa nuova avventura alla fondatrice del marchio. In occasione della settimana della moda di Milano a Febbraio 2025, Lorenzo Serafini ha fatto il suo debutto in passerella con il brand.
“Ricevere questa Laurea Magistrale Honoris Causa è per me un riconoscimento che va oltre la mia persona: celebra il valore del Made in Italy, la forza della creatività e la responsabilità che abbiamo come imprenditori nel rappresentare la nostra cultura nel mondo”, ha concluso Alberta Ferretti.
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