AGI - L'esposizione notturna a una maggiore luce artificiale Ã¨ associata a un rischio aumentato di malattie cardiache. Lo rivela uno studio guidato da Shady Abohashem, del Massachusetts General Hospital e docente presso la Harvard Medical School di Boston, presentato alle sessioni scientifiche dell'American Heart Association 2025.Lo studio preliminare, condotto su 450 adulti di Boston, ha mostrato che livelli più alti di esposizione alla luce notturna si correlano con maggiore attività cerebrale correlata allo stressinfiammazione arteriosa e incremento del rischio cardiovascolare. I ricercatori hanno utilizzato scansioni PET/CT per misurare lo stress cerebrale e l'infiammazione vascolare, integrando dati satellitari e follow-up fino a 10 anni, per valutare l'impatto dell'inquinamento luminoso notturno sulla salute cardiaca. I risultati indicano che un incremento dell'esposizione alla luce artificiale notturna Ã¨ associato a un aumento del rischio di malattie cardiache di circa il 35% nel periodo di follow-up di cinque anni e del 22% nel decennio successivo, con effetti particolarmente marcati in contesti urbani ad alto stress socio-ambientale.Gli autori hanno sottolineato che le fonti luminose artificiali, oltre a disturbare i ritmi circadiani, possono attivare segnali di stress nel cervello e facilitare l'infiammazione vascolare, contribuendo all'indurimento delle arterie e aumentando i rischi di infarto e ictus.

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