Un 'antico' riscaldamento e la rigidità
Secondo gli autori, la spiegazione risale a un evento di riscaldamento avvenuto circa 80 milioni di anni fa, che provocò la perdita di acqua e anidride carbonica dagli strati profondi della crosta, lasciando un materiale più secco e rigido.
Dati sismici e percorsi alternativi
I dati sismici e GPS raccolti dal gruppo coordinato da Cynthia Ebinger hanno permesso di mappare in 3D i movimenti delle placche, mostrando che l’attività vulcanica e la deformazione evitano le zone più aride e compatte, preferendo percorsi alternativi.
La forza della crosta disidratata
La disidratazione della crosta ne aumenta la forza e accelera la propagazione delle onde sismiche”, ha spiegato Martin Musila, coautore dello studio.
Rift falliti e nuove prospettive
La scoperta fornisce nuove chiavi per comprendere perché molti antichi tentativi di separazione continentale, i cosiddetti “rift falliti”, si siano arrestati, trasformandosi in regioni stabili per milioni di anni. Le implicazioni si estendono anche alla valutazione dei rischi sismici e vulcanici e alla ricerca di risorse minerarie nelle aree formatesi lungo antiche faglie.
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